E’ il momento del boom per il Food delivery

Il mercato della consegna a domicilio sta rapidamente crescendo, potrebbe raggiungere i 164,5 miliardi di dollari entro il 2024, in virtù di un aumento annuo del 22% per i prossimi tre anni. I dati parlano chiaro, in Italia e nel resto del mondo. Il lockdown ha spinto come non mai l’acceleratore sull’home delivery, tanto che nella Fase 3 la consegna di cibo a domicilio minaccia (anche se alla fine, non lo farà) di sostituire la cena al ristorante all’interno delle attività settimanale.

Ma l’avanzata inesorabile del food delivery avviene anche all’estero, come dimostra l’ultimo trend report di GlobalWebIndex dedicato al “Futuro del food”. Secondo la survey, condotta intervistando migliaia di utenti Internet nel Regno Unito e negli Usa di età compresa tra 16 e 64 anni, il 30% degli internauti mondiali ha usato almeno un’app di food/ristoranti nell’ultimo mese, un trend questo guidato in larga parte dai Millennials, con il 71% di questi che ha dichiarato di ordinare takeaway almeno una volta ogni trenta giorni.

Ciò che è più interessante però, è che la tendenza si sta diffondendo davvero ai cinque angoli del pianeta, tanto che a livello globale è l’Indonesia il mercato più sensibile, con il 76% di utenti Internet che ordinano consegne di takeaway ogni mese, e il Portogallo che, a partire dal secondo trimestre del 2018, ha mostrato la maggiore crescita (+60%, contro il 33% dell’Italia nello stesso arco di tempo). Risultato: il giro d’affari della consegna a domicilio potrebbe raggiungere i 164,5 miliardi di dollari entro il 2024, in virtù di un aumento annuo del 22% per i prossimi 3 anni, anche grazie alla disponibilità di numero investitori disposti a immettere nel settore più di 20 miliardi.

E se il boom delle home delivery è, in tutto il mondo, legato alla diffusione su scala planetaria di fenomeni come l’home entertainment (il 54% dei takeaway lovers guarda tv online mentre mangia cibo d’asporto) e la ricerca, da parte dei consumatori, di un equilibrio tra l’appagamento personale e una dieta “health conscious”, l’home delivery può diventare una fonte di guadagno per gli stessi ristoranti.

In vista di questi cambiamenti che sembrano essere protagonisti della realtà che stiamo vivendo come fare per gestire al meglio un’attività di Food delivery?

Lo sanno bene i colossi del settore: le consegne devono essere garantite in meno di 20 minuti e gli alimenti devono mantenere le proprietà organolettiche. Sulla base di questo sia la fase della preparazione che quella della distribuzione di pasti sono regolamentate da norme ben precise. HACCP (Hazard analysis and critical control points) è un sistema che consente di applicare l’autocontrollo in maniera razionale e organizzata. È obbligatorio solo per gli Operatori dei settori post-primari. Il sistema deve essere applicabile e applicato, finalizzato a prevenire le cause di insorgenza di non conformità prima che si verifichino e deve prevedere le opportune azioni correttive per minimizzare i rischi quando, nonostante l’applicazione delle misure preventive, si verifichi una non-conformità.

L’obiettivo principale è istituire un sistema documentato con cui l’impresa sia in grado di dimostrare di aver operato in modo da minimizzare il rischio. Tuttavia, in alcuni casi come nelle piccole imprese, l’applicazione del sistema HACCP può risultare complessa. E’ necessario comunque che la corretta predisposizione e applicazione di procedure, se pure semplificate, consenta nell’ambito del processo produttivo, il controllo e la gestione dei pericoli. L’applicazione dei principi del sistema dell’analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo (HACCP) alla produzione primaria non è ancora praticabile su base generalizzata, ma si incoraggia l’uso di prassi corrette in materia d’igiene in questo settore. Per facilitare l’adozione di piani di autocontrollo adeguati vengono resi disponibili Manuali di Corretta Prassi Igienica (Good Hygiene Practice o GHP), che costituiscono documenti orientativi voluti dalla normativa comunitaria ed utilizzabili come guida all’applicazione dei sistemi di autocontrollo.*

Questa è la procedura per rispettare la legge e garantire l’igiene nel settore alimentare. Ma come trasporto i pasti a domicilio? La soluzione sono le borse isotermiche Poliboxbag! Abbiamo una vasta gamma di borse per la consegna a domicilio che trovate in pronta consegna sul nostro sito alla categoria Pizza e Food delivery. Il materiale utilizzato per la realizzazione è ideale per mantenere il caldo. Ad esempio una pizza appena tolta dal forno ha una temperatura di 90°C. E’ chiaro che la consegna dovrà essere immediata ma sicura sia per l’alimento che per la persona che la trasporta. Sicura inteso come sicurezza ma anche come manutenzione delle proprietà termiche inalterate. Insomma: la pizza al cliente va consegnata calda! Cosa c’è di peggio di una pizza fredda e gommosa? Non ci sarà nessun problema di questo genere con la nostra gamma per la consegna a domicilio!

Tutto questo è importante perché le ripercussioni nel settore del delivery sono immediate e reali come già detto in precedenza. Lo conferma il caso di Londra, dove le piattaforme di terze parti hanno reso possibile un’espansione de settore dei ristoranti, con il 69% di questi che hanno riportato una crescita del 69% nelle vendite dopo avere aderito a Uber EATS.

In Asia poi, si incomincia a vedere come le piattaforme di terze parti sono in grado di facilitare i ristoranti nella crescita, non solo dando loro un marketplace, ma anche fornendo uno spazio fisico dove operare. L’esempio è quello del servizio di ride hailing Grab, che ha recentemente aperto a Singapore la sua prima cloud kithchen, dove i partner della ristorazione possono trovare sia il supporto per la gestione delle “utilities”, che uno spazio dove innovare.

*Fonte: www.salute.gov.it

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